Commentatore politico

L'identità del tuo business.

Quando a Giuseppe Prezzolini, che fondò e diresse «La Voce» nella quale il giovane Indro Montanelli imparò il mestiere, chiesero il motivo per il quale lui non si fosse mai dedicato alla vita politica in considerazione che uomini di molto ingegno e di un certo carattere come quelli che gravitavano a «La Voce» avrebbero potuto “invadere ed occupare” l’Italia con risultati sicuramente migliori di quelli dati poi dal fascismo, lui rispose:

«Io non ho avuto mai ambizione, non soltanto politica, ma neanche in generale. Altri miei amici l’avevano in letteratura ed in pittura, ma non in politica.

Avevamo nello stesso tempo, mi pare, un grande disprezzo per la vita politica e anche una certa meraviglia che ci fossero persone che vi si volevano dedicare […]

Della mia personale diffidenza per la politica, della mia incapacità a rinunziare ai diritti dell’intelligenza per i doveri della politica, che secondo me non ha per scopo di arrivare a capire le cose, ma ha quello di impossessarsi delle cose, è una prova abbastanza antica la mia proposta di una associazione degli Apòti, fatta a Piero Gobetti, con suo grande scandalo, mi pare nel 1921; Apòti, cioè gente ai quali non la danno a bere i politicanti, e senza darla a bere o senza berla grossa non si fa politica…»


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